Biografia Catherine Rovelli

“…da sempre il mio cammino artistico e di vita è costellato da incontri che hanno dato impulsi al mio lavoro, relazioni umane importantissime che continuano a nutrire il mio operare e che mi aiutano a progredire nella mia ricerca di dare una forma all’invisibile, di mettere in relazione l’umano con la sua visione di un altrove. Amo la montagna, le pietre, le grotte, gli anfratti nascosti, amo camminare in quota…perché mi rigenera, mi calma, mi fa sentire parte del tutto. Perché, dal guscio di una grotta posso congiungermi con il cielo.

 All’età di 15 anni, durante un soggiorno presso una famiglia amante dell’arte contemporanea rimasi folgorata da un’opera di Josef Albers, appesa in corridoio. Non c’era giorno che non mi soffermassi ad ammirarla, quella semplicità vibrante, quella perfezione imperfetta mi seduceva. Poi non ci pensai più e la mia vita continuò il suo percorso. Il lavoro come script presso la RTSI che occupò dieci anni della mia vita, ebbe sicuramente un’impronta determinante nel mio percorso di educazione all’immagine. Mi rimase il piacere di frequentare gallerie d’arte, mostre di arte e solo più tardi scoprii il piacere di dipingere e più tardi ancora di scolpire. Questa è la vera attività che mi coinvolge in maniera totale, con tutto il mio essere”.            

 “Ogni giorno, con infinita pazienza” di Miriana Ronchetti
 
Da queste poche ma intense lettere possiamo delineare la sua caratteristica: quella di una donna- artista che vuole, con forza e tenacia, dare espressione e significato a ciò che sta dietro alla forma, alle radici, oltre l’apparenza. In fondo non dovrebbe interessare così tanto quando e dove e cosa gira nella vita di chi affida il proprio sentire all’arte. Ogni giorno con infinita pazienza, nel dinamismo di quella trasformazione interiore che spinge ad utilizzare gli ostacoli per aprire le porte dell’intelligenza creativa con grande attenzione, con la meta sempre più chiara nel cuore, indossando ali di libertà, accettando i propri limiti ma, con amore e dedizione, con passione, soprattutto con fatica, sempre alla ricerca di un’opera da far vivere, un’opera che abbia un’anima. Forse, è stata talmente affascinata dall’arte del pittore tedesco Joseph Albers, che da lui ne ha assorbito la filosofia e i motti dell’insegnamento, quelli che erano le sue linee guida “pensare in situazione”,” importante è aprire gli occhi”. Pare che Catherine voglia indagare su come la percezione della sua scultura sia influenzata dalla quantità, dalla forma, dalla materia, dalla luce, dalla distanza, dal volume e dall’interazione con l’ambiente fisico e sociale.  E’ facile capire come le sue opere si basano sulla ricerca della proporzione, della misura e della distribuzione spaziale, delle illusioni ottiche. Procurano piacere nell’osservare quelle rotondità così armoniche, vibranti, luminose, la cui bellezza irradia verso l’esterno come se l’opera possedesse una sua vita interna. Penso che mentre lei scolpisce le sue opere, le sue opere col tempo scolpiranno lei, dandole quella forma che lei stessa non conosce ancora, che non sa di avere: uno scambio, quindi, d’amore e di riconoscenza fra lei e la scultura. Il suo luogo libero e felice.                                                                                                                          
 
 
 
Catherine Rovelli Bioggio (CH) Contatto telefonico: +41 798130400 Mail: catherine.rovelli@gmail.com

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